Come per qualsiasi altra patologia, anche per il mal di schiena lombare, la diagnosi deve essere accurata e completa.
L’esame diagnostico prevede:
- anamnesi (storia clinica, sintomi, condizioni e patologie del paziente, livello di stress, stile di vita, tipo di lavoro, sport praticati, ecc.);
- esame obiettivo per valutare la postura, eseguire una valutazione globale (inclusa la postura) abbinata a specifici test ortopedici (mobilità regionale del rachide dorsale e lombare, del bacino e arti inferiori) e neurologici;
- radiografie della colonna vertebrale indicato se si sospetta una lesione traumatica o in caso di scoliosi, artrosi vertebrale, lordosi, cifosi, calcificazioni ossee, listesi;
- TAC o Risonanza Magnetica Nucleare se il dolore persiste dopo 4-6 settimane in presenza di sciatica o per verificare eventuali protrusioni, ernie discali, problemi alle strutture legamentose;
- Elettromiografia;
- Scintigrafia ossea;
- Mielografia;
- Esami del sangue (emocromo completo. VES, ecc.).
Gli ulteriori accertamenti diagnostici possono essere prescritti soltanto nel caso in cui si sospetti gravi patologie (fratture, infezioni, ecc.) per via di determinati sintomi riscontrati nel paziente (febbre, ritenzione idrica, perdita di peso, trauma, ecc.).
Le indagini di approfondimento consentono di valutare le condizioni della colonna vertebrale, eventuali alterazioni delle vertebre come pure dei muscoli, dei vasi sanguigni e dei nervi spinali, eventuali malattie viscerali.
Il paziente deve essere trattato nella sua globalità senza limitarsi ai sintomi considerando le diverse cause responsabili di mal di schiena lombare.
La diagnosi accurata è il primo step importante per valutare il caso singolo di mal di schiena lombare: soltanto scoprendo la causa si potrà valutare la terapia più adeguata ed efficace anche per evitare complicanze.
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